“Un lavoro tecnico, dove devi avere un gran senso del ritmo. Quando dai la voce ad un personaggio d’animazione è sempre molto soddisfacente vedere il risultato finale perchè questi personaggi recitano in maniera perfetta, con un’espressività meravigliosa” ci confessa, ad inizio intervista, Francesco Mandelli che torna, anche in Paddington 2 di Paul King, a dare la voce all’orsetto creato dalla penna di Michael Bond nel 1958, poi serie televisia nel 1975 disegnata e diretta da Ivor Wood e dal 2014 film amato da spettatori di diversa età con un successo da oltre 250 milioni di dollari e vincitore come miglior commedia agli Empire Awards del 2015.
Il produttore David Heyman fa riferimento a Mr. Smith va a Washington di Frank Capra su un giovane idealista come ispirazione per questo secondo capitolo dove l’orsetto è ormai totalmente inserito nella realtà londinese, amato dalla sua famiglia d’adozione e da quasi tutti gli abitanti del suo quartiere. Avvicinandosi la data del compleanno di zia Lucy, Paddington decide di regalarle un libro pop up con la Londra che l’anziana donna, quasi centenaria, rimasta a vivere in Perù, non ha mai visitata. Il volume è antico e molto costoso e quindi per acquistarlo Paddington inizia piccoli lavoretti con esiti disastrosi per l’orsetto ma davvero esilaranti per lo spettatore. I problemi veri iniziano però quando il libro (che nasconde un segreto) viene rubato dal trasformista Hugh Grant e Paddington viene accusato del furto, condannato e imprigionato. E come afferma Mandelli: “immaginatevi il personaggio più tenero, dolce, puro, carino del mondo che finisce in un vero carcere”.
Eppure, il tema importante dell’accoglienza del diverso, del non avere paura o pregiudizi verso gli altri emerge proprio da questo momento della narrazione, quando la sua positività, la sua dolcezza e tenacia trasformeranno l’esito degli eventi. Emerge forte anche il tema dell’attaccamento alla famiglia che, tra le sbarre, il piccolo orsetto temeva di avere deluso e perso per sempre.
“La sua dolcezza rende il mondo un posto migliore” conclude Francesco Mandelli che confessa di essersi commosso durante alcune fasi del doppiaggio.
Nel film, nelle sale dal 9 novembre per Eagle pictures, anche Brendan Gleeson, Jim Broadbent, Peter Capaldi, Sally Hawkins.
Abbiamo approfittato dell’incontro con l’attore anche per chiedergli della sua partecipazione a Si muore tutti democristiani de Il terzo segreto di satira, anch’esso presentato – come Paddington 2 – all’interno della Festa del cinema di Roma.
giovanna barreca