“Un viaggio che vada oltre noi” affermano nel documentario Dieci storie proprio così di Emanuela Giordano e Giulia Minoli, gli attori che da dal 2012 portano nei teatri – soprattutto per le scolaresche (oltre 37.000 gli studenti coinvolti) – l’omonimo spettacolo-testimonianza, nato al teatro San Carlo di Napoli dall’incontro e ascolto con i familiari delle vittime innocenti di mafia. Storie di chi sui terreni confiscati alla malavita ha portato nuove attività e opportunità:la scuola del buco chiusa per anni e caduta nel degrado più totale con banchi e lavagne distrutti che oggi invece ha le pareti che sembrano quelle di un piccolo museo d’arte contemporanea; la NCO, nuova cucina organizzata che offre lavoro a decide di persone. Lavoro voluto, costruito su terreni confiscati, in zone dove la legalità e il concetto di stato erano assenti. Tutto questo bagaglio di storie, dallo spettacolo teatrale è poi confluito anche in un racconto per immagini, con i volti e le voci di chi il cambiamento lo sta mettendo in atto, da nord a sud. Dalle parole delle storie, ai volti, ai luoghi del cambiamento.
Addio pizzo, i ragazzi di Radio Siani sono il ritratto di esperienze di grande partecipazione sociale che poco spazio trovano nei telegiornali nazionali e che spesso i giovani non conoscono.
L’idea anche di un’altra economia possibile dove spesso le percentuali di disoccupazione raggiungono il 70% e si crede di non avere nessuna alternativa all’ingresso nel crimine organizzato.
Nella nostra intervista le registe ci raccontano il processo di scrittura e soprattutto il difficilissimo lavoro di chirurgia necessario in fase di montaggio.
giovanna barreca