“Un palazzo decadente di Trieste che mostra i fasti di un’epoca più felice, in una periferica solcata da ferrovie, cavalcavie. I suoi muri scrostrati hanno raccontato un cambiamento della società che vive di un cuore pulsante che è quello dei suoi abitanti”. Così lo sceneggiatore e regista Gigi Roccati ci racconta la location perfetta di Babylon sisters, suo primo lungometraggio di finzione presentato alla Festa del cinema di Roma, per un anno intero in giro per i più importanti festival europei e da oggi nella sale italiane per Lo scrittoio.
Trieste – porta verso l’Oriente – è la città dove Laila Waida, nata in India, ha vissuto per trent’anni raccontando nel romanzo “Amiche per la pelle” parte della sua esperienza. La produzione Tico film, ormai diversi anni fa, ne acquisì i diritti sentendo il forte potenziale e la vivacità della storia e ha poi coinvolto Gigi Roccati che nelle protagoniste ha rivisto un po’ delle tante donne incontrate durante i suoi viaggi in tutto il Medioriente come documentarista. “Con Andrea Iannetta, Giulia Steigerwal abbiamo tradito in parte il romanzo – continua il regista ai nostri microfoni – per regalargli un’anima più pop, coinvolgendo nella fase di scrittura l’intero cast”. E così è nata la fiaba metropolitana della giovane Kamla (Amber Dutta), nata in Italia da genitori indiani che sarà l’occhio dello spettatore alla scoperta di un’intensa storia di sorellanza. Nel palazzo di via Ungaretti, definito dalla ragazzina, “un calzino bucato” vive al piano terra, un vecchio italiano burbero che non ha buoni rapporti con il resto degli abitanti dello stabile, tutti migranti provenienti da Cina, Croazia, Turchia ed India. Il nuovo proprietario dello stabile vuole strattare tutti. Gli uomini esasperano i toni, invece le donne si coalizzano per trovare una soluzione e Kamla scoprirà la forza anche della sua mamma. E vivrà un’amicizia speciale che la cambierà.
Nel cast Rahul Dutta e Nav Ghotra – genitori di Kamla -, Renato Carpentieri, il burgero dal cuore dolce prof. Leone, Yasemin Sannino (Lule), Nives Ivanković (Marinka), Lorenzo Acquaviva (padrone dello stabile) e Lucia Mascino, il cui personaggio è ispirato a Monica Ghiretti, responsabile del centro di supporto sociale Microarea del quartiere di Ponziana.
giovanna barreca