Roma, 27 luglio 2017 – “In questi anni mi avete sentito lamentare la quantità di film italiani a scapito della qualità. Quest’anno è l’opposto. E’ vero che una rondine non fa primavera, ma tre/quattro forse sì”. Con queste parole il direttore artistico della Mostra del cinema di Venezia, Alberto Barbera, apre la lunga presentazione della 74° edizione della kermesse, che vede la più alta presenza di cinema italiano degli ultimi anni, 32 in tutto, tra produzioni nazionali e coproduzioni. In concorso i nuovi film di Paolo Virzì, al suo debutto americano con The leisure seeker con Helen Mirren e Donald Sutherland (in Italia uscirà col titolo Ella & John), Andrea Pallaoro con Hannah di cui è assoluta protagonista Charlotte Rampling, Sebastiano Riso (Una famiglia con Micaela Ramazzotti) e il musical partenopeo firmato dai Manetti Bros Ammore e Malavita con Giampaolo Morelli, Serena Rossi e Claudia Gerini. Ma la presenza del cinema italiano è diffusa in tutte le sezioni. In Orizzonti, dedicata al cinema che guarda al futuro, ne troviamo altri quattro: il già annunciato Nico di Susanna Nicchiarelli, l’opera prima dello scenografo Cosimo Gomez Brutti e Cattivi (con due irriconoscibili Claudio Santamaria e Marco D’Amore), La vita in comune di Edoardo Winspeare e il film d’animazione Gatta Cenerentola di Alessandro Rak (già autore dell’apprezzato L’arte della felicità).
Per Barbera tutti i film italiani in laguna rappresentano “modelli capaci di confrontarsi con il cinema internazionale“, una sorta di rinascita insomma che esula dai soliti grandi autori a cui ormai il cinema di casa nostra si affida (Garrone, Sorrentino, Moretti, Bellocchio).
Tornando al CONCORSO spiccano i nuovi film di Abdellatif Kechiche (già regista degli apprezzati Cous Cous e La vita di Adele) con l’atteso e misterioso Mektoub, my love: canto uno, George Clooney con la commedia Suburbicon scritta con i fratelli Coen (nel cast Matt Damon e Julianne Moore), l’habituè del Lido Darren Aronofsky che dopo The Wrestler e Il cigno nero, porta in laguna Mother con Jennifer Lawrence, Javier Bardem, Michelle Pfeiffer e Domhall Gleeson, First reformed di Paul Schrader (con Ethan Hawke e Amanda Seyfried) e il già annunciato Downsizing di Alexander Payne che aprirà il concorso. Inconsueta e dunque sorprendente per la Mostra la scelta di mettere un fantasy anche se d’autore: The shape of water di Guillermo Del Toro con Sally Hawkins e Michael Shannon.
Qualcuno, come chi scrive, sperava nella presenza di Dolan col suo primo film made in USA La mia vita con John F. Donovan che però non è ancora pronto. Al suo posto un altro Xavier, il francese Legrand con Jusqu’à la garde.
Tra i film FUORI CONCORSO Barbera ne segnala alcuni particolarmente brutali incuriosendo la platea: Brawl in Cell Block 99, prison movie di Craig Zahler con Vince Vaughn e Don Johnson, che pare sia di una violenza insostenibile e The devil and the Father Amorth, documentario su padre Amorth girato dal regista de L’esorcista, William Friedkin. Bel colpo anche per l’aspetto celebrity Loving Pablo con la coppia Penelope Cruz – Javier Bardem, che racconta la storia d’amore tra Escobar e una giornalista, Our souls at night che vede riunita la coppia Jane Fonda – Robert Redford (che ritireranno il Leone alla carriera) e Vittoria e Abdul di Frears con Judy Dench, che narra l’amicizia tra la regina Vittoria e un commesso indiano. E poi gli eventi speciali con dediche a Michael Jackson e lo sguardo di Gianni Amelio sul terremoto di Amatrice con il cortometraggio Casa d’altri, la proiezione di documentari molto interessanti come quello su padre Amorth realizzato dal regista de L’Esorcista, William Friedkin, My generation ossia la swiming London raccontata da Michael Caine, Ryuchi Sakamoto: Coda, ritratto dell’autore di alcune tra le più celebri colonne sonore di sempre e Jim & Andy: the great Beyond. The story of Jim Carrey, Andy Kaufman and Tony Clifton per cui si spera nella presenza in laguna di Jim Carrey.
E poi ancora Biennale College, con i tre film prodotti dalla Biennale, l’offerta gratuita del cinema in giardino e la novità di questa 74° edizione: una sezione dedicata al cinema virtuale a cui è dedicata l’isola del Lazzaretto vecchio.
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L’appuntamento è al Lido di Venezia dal 30 agosto al 9 settembre.