“Sono così felice di aver girato in 35mm, e tutto questo è fatto per essere visto in sala. Spero che la gente lo veda al cinema. L’atmosfera che trovi, la fotografia, spero che lo vedano sul grande schermo. Nelle nostre vite contemporanee è un’esperienza unica. L’abbiamo girato pensando al grande schermo, non a quello del telefono”.
Parola di Sofia Coppola, che porta in Concorso al Festival di Cannes The Beguiled (L’inganno), libero adattamento del romanzo di Thomas P. Cullinan del 1966, già trasposto al cinema da Don Siegel, con Clint Eastwood protagonista nel 1971, ne La notte brava del soldato Jonathan.
Nel cast Colin Farrell riprende il ruolo di Eastwood, mentre sul versante femminile troviamo Nicole Kidman, Elle Fanning e, frequente collaboratrice della Coppola, Kirsten Dunst, che docenti o discenti in una scuola per sole donne nella Virginia in piena guerra di Secessione si troveranno ad accogliere un soldato ferito nordista (Farrell, appunto).
Se sulla diatriba sala vs streaming che sta infiammando Cannes la Coppola prende netta posizione a favore dell’esperienza sul grande schermo, la Kidman dissente: “Da attrice, devo lavorare in tutti i media. Il mondo sta cambiando, e noi dobbiamo cambiarlo”. Assoluta protagonista sulla Croisette con quattro ruoli, la Kidman sottolinea come “solo il 4% di donne abbia diretto i principali film del 2016. E questo dice tutto, penso sia importante affermarlo e ribadirlo. Fortunatamente abbiamo Jane Campion (per cui recita in Top of the Lake: China Girl, in cartellone a Cannes, NdR) e Sofia, e come donne dobbiamo supportare le registe donne, perché le statistiche parlano chiaro: la situazione non è migliorata”.
Venendo a The Beguiled, la Kidman aggiunge: “Dobbiamo far di tutto perché film come questi non si perdano. Quando non hai alle spalle un grande studio o non hai budget per il marketing, devi contare sui festival. E parliamo con la stampa perché vogliamo che questi film siano visti”, mentre il suo partner di scena Colin Farrell, come già in The Killing of a Sacred Deer, del suo essere il solo uomo in un set di donne afferma: “Sono cresciuto con tre donne forti e meravigliose, mia madre e le mie sorelle. Sofia porta sul luogo di lavoro comfort, disponibilità e fiducia”.
Conclude la regista, ribadendo la sua predilezione per opere come The Beguiled: “Mi piacciono i piccoli film a basso budget dove posso fare come voglio. Viceversa, in un grosso franchise ci sono tanti galli nel pollaio e si fanno le riunioni nelle sale conferenza…”.
Federico Pontiggia