“Un vero omaggio al cinema di sempre”: così Todd Haynes presenta il suo Wonderstruck alla stampa accreditata al 70mo Festival di Cannes, dove il regista americano torna in gara, due anni dopo Carol.
Il film, tratto da un graphic novel di Brian Selznick (lo stesso di Hugo Cabret), narra due storie parallele: una ambientata negli anni ’70 con protagonista un ragazzo, Ben, che arriva a New York alla ricerca del padre che non ha mai conosciuto, e l’altra negli anni ’20 che vede invece una ragazza sordomuta sulle tracce della madre diva del muto sempre nella Grande Mela. Ovviamente le due storie si riveleranno collegate.
“Nel libro di Selznick c’era una visione cinematografica molto forte. E’ un libro capace di mescolare più stili di racconto,– dice Haynes – grazie al linguaggio, alla musica, al sound, un modo perfetto per raccontare la sordità. E poi lavorare con i bambini è fantastico, tutti vorremmo avere la loro vitalità , complessità e intuitività. Sono due ragazzi che vanno a scoprire il mondo per avere delle risposte. Questa – continua il regista americano – è una storia irresistibile sull’immaginazione dei bambini”.
Il fatto che sia stato prodotto da Amazon, dà il pretesto al regista di dire la sua sulla querelle tra il festival e l’altro grande player di Internet, Netflix: “So di questa polemica ma non riguarda certo Amazon. Va detto che queste produzioni danno opportunità a registi emergenti che amano il cinema e poi che è ormai anche cambiato il modo di vedere il prodotto cinematografico”.
Wonderstruck, che uscirà negli Stati Uniti il prossimo 20 ottobre e da noi con 01, è interpretato dai giovanissimi Oakes Fegley e Millicent Simmonds, mentre l’attrice Premio Oscar Julianne Moore è alle prese con ben due ruoli e Michelle Williams con una apparizione breve ma decisiva.
Gianluca Arnone