Ottavo episodio della saga “motori e azione”, quello diretto da F. Gary Gray non è il classico sequel corse e scazzottate. Questa volta, per la gioia dei fan della prima ora, la sceneggiatura di Chris Morgan ha quale tema portante il concetto di famiglia.
E quella di Dom (Vin Diesel), questa volta si allarga presentando al pubblico non solo amici e nemici, tra cui Jason Statham, Dwayne Johnson, Michelle Rodríguez, Kurt Russell e Charlize Theron, ma anche moglie e prole di Toretto, in questo capitolo al servizio della misteriosa hacker Cipher (Theron) disposta a tutto pur di entrare in possesso dei codici di lancio di diverse testate nucleari.
Dom non ha scelta: la vita del suo bambino e della ex compagna dipendono soltanto da lui. Ed ecco l’altro elemento portante del film: la scelta.
In un action drammatico che porta in scena una spettacolarizzazione ancor più estrema e avvincente della furia automobilistica della “familia”, tra l’Havana e Berlino, le corsie metropolitane a stelle e strisce e le strade innevate di un’isolata base militare, F. Gary Gray dirige con maestria e cura dei dettagli rocamboleschi inseguimenti, auto impazzite e comandate da Cipher, voli di bolidi da grattacieli e faccia a faccia tra i compagni di un tempo e Dom. Complici un cast stellare, una fotografia impeccabile e degli effetti mozzafiato, F&F 8 non delude le aspettative mescolando sapientemente adrenalina, ironia, spettacolarità e azione.
Il copione non tralascia neppure sguardi sulla politica interventista e spietata, sulle guerre cibernetiche e sul futuro dell’era digitale. Fast & Furious si amplia dunque, non solo con nuovi personaggi, ma soprattutto di temi e riflessioni. Ma non temete, il rombo dei motori continua a farsi sentire. Eccome!
Nico Parente per cinematografo.it