Celebrato al 5° Festival intenrazionale del film di Roma con il film “Ritratto di mio padre”, Ugo Tognazzi è protagonista anche del volume degli autori Silvestrini e Pergolari, che ne sottolineano il lato più scuro e malinconico
(Dalla nostra inviata Lia Colucci)
31/10/10 – Un Tognazzi inedito quello che emerge dal libro dagli autori Paolo Silvestrini e Andrea Pergolari: un Tognazzi in giallo. Un attore cupo e malinconico privo di quel brio di quello slancio vitale o di quella carica drammatica a cui ci aveva abituato. Un Tognazzi riflessivo e cogitabondo, isolato e anche un po’ emarginato. Un personaggio già in conflitto con i temi politici e sociali dell’epoca, ma sempre con sguardo quasi assente, come se non si ritrovasse in nessun luogo. Eppure proprio su questi temi Tognazzi è una sorta di premonitore, che anticipa quell’ondata nichilista e alienata che caratterizzerà gli anni a venire.
Ascolta l’intervista di RADIOCINEMA a: