“Ho scelto loro ma potevo scegliere altri soggetti perchè la vita di chiunque è interessante” racconta ai nostri microfoni il regista austriaco Pavel Cuzuiac per iniziare a raccontarci del suo nuovo documentario dal titolo Secondo me che, dopo la presentazione al Festival di Locarno, arriva al Bergamo Film Meeting nella sezione “Visti da vicino”.
Il doc è l’osservazione della quotidianità di tre guardarobieri impiegati del Wiener Staatsoper di Vienna, del Teatro Nazionale dell’Opera di Odessa e della Scala di Milano che si prendono cura degli spettatori prima dell’inizio dello spettacolo e soprattutto che attendono la loro uscita, impiegando quel tempo dell’attesa in maniera diversa, con gesti diversi accumunati da un dimensione comune di sospensione. Ma Pavel Cuzuioc, classe 1978, sceglie di raccontare anche il tempo della vita fuori dalla strutture di lavoro e le quotidianità di queste tre persone tra pranzi da preparare, passeggiate lungo il Mar Nero, figli di portare in aeroporto ed esercizi in palestra. Un tempo occupato in maniera diversa ma accumunato, anche qui, dallo stesso ritmo perchè stabilito da ciò che non può essere proprio tra una domenica pomeriggio o una sera in teatro per il turno di lavoro.
Flavio Fornasa, impiegato della Scala, accompagnando il regista a Bergamo ci regala piccoli aneddoti sul suo lavoro ed è il personaggio che forse, più di altri, creando un parallelismo tra tempo sospeso e tempo della storia passata raccontato al figlio attraverso Atlanti o passeggiate per la città di Milano, accresce la riflessione sul valore del tempo che guida l’intero film.
giovanna barreca
