Flussi seriali – Percorsi e influenze odierne e vintage delle serie americane
“West Wing – Tutti gli uomini del presidente”: i veri protagonisti della Casa Bianca narrati in una serie tv amata da pubblico e critica
(Rubrica a cura di Erminio Fischetti)
14/10/10 – Famosa resta la remora del Washingotn Post a proposito della figura del presidente Bartlet in West Wing – Tutti gli uomini del presidente, “è onesto, ama la democrazia ed è rispettoso delle istituzioni. Il suo unico difetto è che non esiste”.
Immaginate un presidente democratico nell’era di Bush. I problemi politici di oggi con il senso della patria e della democrazia dell’era di Roosevelt. Il democratico Josiah “Jed” Bartlet è un comandante in capo che sembra uscito direttamente da un film di Frank Capra e rappresenta la classica figura del liberale americano. Chiaro emblema di un’America wasp, Bartlet condivide la politica progressista di Kennedy e dello stesso Roosevelt, il fascino e il carisma del primo e una malattia degenerativa e il solido matrimonio del secondo. Ma oltre a lui, chi manda avanti la baracca sono i suoi collaboratori: il direttore dello staff e il suo vice, i responsabili delle comunicazioni, l’addetto stampa, il suo assistente. Figure essenziali per governare un Paese. West Wing – Tutti gli uomini del presidente, realizzata per la NBC fra il 1999 e il 2006, parte dal secondo anno del primo mandato del presidente e si conclude con la fine del suo secondo, quando gli succede il primo presidente di origine latina della storia, Matt Santos. La serie è una vera perla creata da Aaron Sorkin, abile sceneggiatore.
Tra i migliori autori della storia della serialità americana, Sorkin, come David E. Kelley e Steven Bochco, si rivela abile nel raccontare vicende incentrate su team lavorativi di alto profilo e i suoi retroscena, si vedano anche i meno fortunati Sports Night e Studio 60 on the Sunset Strip. Stavolta si tratta della presidenza americana, negli altri casi di una trasmissione sportiva e di uno show comico. Con maestria narrativa, notevole impianto registico e recitativo, l’autore ha saputo realizzare un prodotto di ottimi contenuti, mescolando l’attualità della politica americana, e i mezzi di comunicazione ad essa strettamente legati, con la complessità caratteriale dei personaggi protagonisti: forti, risoluti, attanagliati e umani (su tutti fa una meravigliosa escalation il personaggio di C.J. Cregg, da addetta stampa a capo dello staff, merito anche della performance della splendida Allison Janney, attrice di cinema indipendente). West Wing – Tutti gli uomini del presidente si rivela una bella lezione di politica, nel suo senso più puro e filosofico, e di scrittura, perfetta nella sua struttura, chiara, precisa, senza sbavature. Anche se si concentra su di un presidente immaginario, forse troppo letterario e mitizzato, la serie non dimentica la quotidianità odierna rifacendosi ad avvenimenti degli anni in cui è stata girata e trasmessa, su tutti l’attacco dell’11 settembre e il terrorismo. Ma ahinoi la saggezza di Bartlet e del suo team non è data ai veri potenti. Inizialmente, la figura presidenziale non sarebbe nemmeno dovuta apparire e le vicende si sarebbero dovute concentrate solamente sui collaboratori interni alla Casa Bianca. Poi gli sceneggiatori hanno optato per una figura sullo fondo. E poi il carisma di Bartlet, o meglio del popolare radical democratico Martin Sheen che gli presta il volto, ha avuto la meglio. Eppure il suo staff, che ha plasmato il proprio leader, lo ha battuto!
“West Wing- Tutti gli uomini del presidente”
Titolo originale: The West Wing;
Creatore: Aaron Sorkin;
Interpreti: Martin Sheen, Allison Janney, John Spencer, Bradley Whitford, Stockard Channing, Richard Schiff, Dulè Hill, Janel Moloney, Rob Lowe, Alan Alda, Jimmy Smits, Mary-Louise Parker, Joshua Malina, Mary McCormack, Lily Tomlin, James Brolin;
Produzione: USA, 1999-2006;
Durata: 42’ circa (156 episodi suddivisi in sette stagioni);
Distribuzione originale: dal 22 settembre 1999 al 14 maggio 2006 su NBC;
Distribuzione italiana: Rete 4, Fox, Steel