La condivisione di uno spazio comune: un antico palazzo ricco di luce nel centro storico di Lisbona. La storia di due donne musulmane, una madre e una figlia che si raccontano.
La regista italiana Luciana Fina al Torino film festival – all’interno del focus dedicato all’amore – presenta il suo documentario Terceiro andar dove lascia che, davanti alla macchina da presa, le due inquiline del terzo piano (la regista abita al quinto) entrino in una connessione speciale tra loro, grazie al flusso di parole, e con lo spettatore.
“Mi interessava la dimensione plastica e sonora del palazzo dove abitano storie diverse, donne diverse e lo scambio è proprio su questo. Un luogo, la percezione di questo luogo e il flusso di parole che sono tradotte le une verso le altre perchè la madre, arrivata dall’Africa molto giovane, continua a parlare nel dialetto della Guinea-Bissau e la figlia invece parla in portoghese”.
Le scale e i piani che percorrono il palazzo sono protagonisti per raccontare un luogo di prossimità, la possibilità di un luogo in comune e il livello di ascolto per sentire queste vite.
Molto interessante l’analisi sul volto proposto dalla regista che lo rende protagonista del documentario insieme all’oralità del quotidiano, a discorsi che ruotano intorno all’amore e alla felicità.
Non viene mostrato molto degi appartamenti ma è importante il rapporto tra l’interno e l’esterno, con soprattutto le finestre che danno sulla città.
giovanna barreca