La 63enne Doña Flor è una burocrate che ha lavorato nello stesso ufficio governativo di Città del Messico per oltre 35 anni, venendo in contatto con persone provenienti da ogni ceto della società messicana: ricchi, poveri, colti e analfabeti, senza alcuna differenza. Ma Doña Flor, donna partica e austera, è essenzialmente una persona solitaria che condivide la propria routinaria esistenza solo con il gatto Manuelito. Per questo, quando il suo compagno felino viene a mancare, la vita di Doña Flor viene messa a soqquadro e va a cercare conforto nell’acqua della piscina che frequenta come osservatrice ogni giorno dopo il lavoro. La piscina è per Doña Flor il posto dove confrontarsi con la propria solitudine e invisibilità. Ma la paura della vita inizia a sgretolare i muri costruiti con il suo lavoro burocratico, che l’ha messa al riparo dal dolore. Lei non sopporta più di essere un mero, invisibile ingranaggio nella macchina e goffamente inizia a cercare un contatto umano, per essere vista. E quando nella doccia femminile un’altra donna le lava la schiena, Doña Flor, toccata per la prima volta, inizia scuotersi.
Regia: Natalia Almada
Cast: Adriana Barraza
Sceneggiatura: Natalia Almada
Fotografia: Lorenzo Hagerman
Musiche: Marc Ribot
Montaggio: Natalia Almada
Anno: 2016
Origine: Messico
Durata: 98 minuti
Genere: drammatico
Produzione: NATALIA ALMADA, DAVE CERF, ALEJANDRO DE ICAZA PER ALTAMURA FILMS, CASA PRODUCTORA LO DEMÁS, IN CO-PRODUZIONE CON LES FILMS D’ICI 2, TITA PRODUCTIONS
Note: – SELEZIONE UFFICIALE ALLA XI EDIZIONE DELLA FESTA DEL CINEMA DI ROMA (2016), SEZIONE ‘LE VOCI DEL DOMANI’.