Da Trento all’Himalaya

10/05/10 - E' stata la giovane regista francese Marianne Chaud con il suo "Himalaya, le chemin...

Una media di più di mille ingressi giornalieri al cinema e overbooking nelle tre serate di apertura: cifre da record per il 58esimo TrentoFilmfestival, che si conclude con la vittoria dell’Himalaya di Marianne Chaud

himalaya-le-chemin-du-ciel10/05/10 – E’ stata la giovane regista francese Marianne Chaud con il suo Himalaya, le chemin du ciel, a conquistarsi la Genziana d’Oro come miglior film del 58esimo TrentoFilmfestival, tra le più antiche rassegne dedicate al cinema di montagna. La giuria internazionale, presieduta da Maurizio Zaccaro e composta da Alan Formanek, René Vernadet e Michele Radici, è stata unanime sul giudizio del film di Marianne Chaud: “Con i suoi occhi sorridenti e puri – si legge nella motivazione – entriamo nel mondo affascinante dei monaci del monastero di Phukthal, con la sua spiritualità, costumi e quotidianità. Il film è girato con grande complicità da una regista profonda conoscitrice della cultura locale, che, con una macchina da presa invisibile, crea l’impressione di vivere gli eventi con il proprio cuore”. La Genziana d’Oro del Club Alpino Italiano al miglior film di montagna ha premiato invece Alone on the Wall degli statunitensi Peter Mortimer e Nick Rosen. Mentre a Nanga Parbat, il film partito certamente come favorito per questa edizione, va il Premio Luciano Emmer istituito quest’anno in collaborazione con i giornalisti cinematografici.

Si conclude così una cinquantottesima edizione da record: “che per la prima volta nella sua storia ha raggiunto il totale overbooking nelle tre serate di apertura” – come dichiara soddisfatto il presidente del TrentoFilmfestival, Egidio Bonapace.