Quando lo spettacolo ammazza l’etica
15/04/10 – Nel parlare di un film si dovrebbe essere obiettivi, cioè fare da parte i propri giudizi e le proprie opinioni pregresse e giudicare semplicemente l’opera per ciò che è. Ma con i film di Pierre Morel è difficile: perché a un cinema che sembra uscito dalle sale di venti anni fa, per contenuti e idee, unisce anche una grettezza culturale e razzista che fa accapponare la pelle se non si è sopraffatti dal presunto divertimento.
James è un funzionario dell’ambasciata americana a Parigi che però ha dei misteriosi contatti telefonici con una società segreta, la quale gli affida un compito arduo: scortare lo scalmanato Charlie, agente della CIA incontrollabile, al quale è però assegnata una missione mica facile. E che riguarda il terrorismo. Solito canovaccio tra Schwarzenegger e Chuck Norris che la sceneggiatura di Adi Hasak e la produzione di Luc Besson rendono un pastrocchio d’azione senza tensione e soprattutto con molte scorie culturali di un passato che volevamo sepolto. Perché il solito pretesto degli agenti segreti che devono scontrarsi coi terroristi islamici (pakistani per la precisione), si veste qui dell’ignoranza e del razzismo endemico con cui spesso gli americani trattano questi argomenti – e che Morel sia un francese rinnegato pare piuttosto significativo – diventando col passare dei minuti un problema quasi patologico che si mangia il film stesso. I cattivi, o meglio tutti gli stranieri, non hanno nome ma vengono definiti solo per la nazionalità, le uniche due donne presenti sono traditrici, e la loro morte (visti i legami sentimentali che li legano), non provoca alcun contraccolpo, ma solo una bella gara di pistole più grosse con il nuovo amico.
In Io vi troverò, almeno, c’era un sostrato personale a rendere vagamente interessante la vicenda, qui i terroristi fanno ridere i polli, i protagonisti possono far tutto e sono imbattibili, non c’è un attimo di difficoltà, tensione, suspense, e il loro ruolo istituzionale giustificherebbe ogni scempio. Morel non ci mette nemmeno un po’ d’ironia e si preoccupa di qualche inseguimento, ma non fa nulla per arginare l’ottusità di un film ideologicamente ignobile. Che John Travolta crede di poter sollevare volteggiando bolso e Jonathan Rhys-Meyers solo in virtù dei suoi occhi. Tentativi vani per un film che sarebbe divertente, a patto d’ignorare l’inciviltà che lo sottende.
(EMANUELE RAUCO)
Titolo originale: From Paris with love
Produzione: Francia 2010
Regia: Pierre Morel
Cast: John Travolta, Jonathan Rhys-Meyers, Kasia Smutniak, Richard Durden, Chems Dahmani
Durata: 92′
Genere: azione
Distribuzione: Moviemax
Data di uscita: 16 aprile 2010
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