Un deprimente ritratto dell’Est Europa e delle sue spinte migratorie
19/11/09 – Androni squallidi, vestiti fuori moda, vecchie macchine rimesse a nuovo: la Romania insomma, quella vecchia parte dell’Est Europa che ancora non trova pace. Questo è il paese di Francesca, la protagonista del film di Bobby Paunescu, una ragazza di 30 anni che fa la maestra ma coltiva un sogno, quello di venire a lavorare in Italia, nonostante il totale dissenso del padre che vede negli italiani dei razzisti incalliti. Ma la ragazza non si lascia impressionare e continua per la sua strada lastricata di fantasie; solo la relazione con il suo fidanzato Mita, che si è cacciato in un grosso guaio con degli strozzini di Bucarest, potrebbe far saltare il viaggio. Alla fine, in mezzo a mille peripezie, Francesca riuscirà a partire ma non arriverà mai perchè come ha ben spiegato il regista:”Francesca rappresenta la società rumena che non è ancora pronta per entrare a far parte della società occidentale”.
Questo film ha avuto un’uscita piuttosto difficile, perché in una parte della pellicola viene ingiuriata Alessandra Mussolini, che ha trascinato l’intero film in tribunale minacciando la censura. Per fortuna la questione si è risolta brillantemente e tutti saremo in grado di fruire di questo lavoro: un’opera legata al ”neo – neo realismo” che vaga nel Est europeo, dove la sciatteria spesso è scambiata per arte. Tutto nel film è deprimente, dall’arredamento delle case alle strade alle interpretazioni degli attori.Tutto avviene senza brio, sorpresa, acuta osservazione del reale. Finisce tutto tra violenza e lacrime di sogni infranti, che odorano di valigie di cartone. Bella la presenza scenica della protagonista, ma troppo poco per reggere le due ore del film.
(LIA COLUCCI)
Titolo originale: Francesca
Produzione: Romania 2009
Regia: Bobby Paunescu
Cast: Monica Dean, Doru Boguta, Luminita Gheorghiu, Teodor Corban, Doru Ana
Durata: 94′
Genere: drammatico
Data di uscita: Fandango
Data di uscita: 27 novembre 2009
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