Due manti di pelliccia, come armature contro il mondo. Un corpo nudo che cerca il nutrimento primario dell’acqua in un bosco favolistico. Il regista finlandese J-P Valkeapaa alle Giornate degli autori alla 71esima Mostra del cinema di Venezia, incanta con una storia di caduta agli inferi e redenzione che ha come protagonisti due giovani ragazzi-cuccioli abbandonati da famiglia e società. In They have escaped Joni e Raisa si incontrano in un centro di custodia dove il giovane è finito per prestare servizio civile. La ragazza invece è ospite da tempo e l’incontro con Joni, balbuziente e poco incline alla socializzazione, è l’occasione che cercava per fuggire. Ma da cosa? Il regista incentra subito l’attenzione sulla mancanza della società che abbandona a se stesse queste due giovani esistenze, poi si sposta sulla famiglia ostile di Raisa dove la ragazza non trova una casa ma qualcuno pronto a giudicarla e denunciarla. Quindi la fuga continua e troverà molti ostacoli e una violenza inaudita (di chi, sempre all’interno di una società inesistente prova a farsi giustizia da solo) prima di, come tutte le favole, terminare in un bosco dalla natura rigogliosa e dalla ritrovata luminosità.
La metafora con lo spazio è costante durante tutta la narrazione, incentivata anche da una fotografia che spesso toglie profondità al quadro per rendere Joni e Raisa parte stessa del paesaggio circostante. Un’opera che lascia spiragli di riflessioni importanti come solo le favole per bambini sanno fare.
giovanna barreca