Gianni Amelio a Berlino con un documentario sull’omosessualità

Con Felice chi è diverso, Amelio è nella sezione Documentari del Panorama alla Berlinale, per parlare dell'evoluzione della società gay.

Gianni Amelio, dopo la debole accoglienza de L’intrepido a Venezia e in sala, sbarca alla Berlinale con Felice chi è diverso, documentario che sarà presentato dal 6 al 16 febbraio nella sezione Panorama – Dokumente (i documentari selezionati dal Panorama, che si occupa di tendenze del cinema contemporaneo) – del festival. Il film è “un viaggio – spiega il regista – in un’Italia segreta, raramente svelata dalle cineprese: l’Italia del mondo omosessuale così come è stato vissuto nel Novecento, dai primi del secolo agli anni ’80”.
Un viaggio fatto di storie raccolte dal Nord al Sud del Paese, di chi ha vissuto sulla propria pelle il peso di essere un “diverso”. Racconti di repressione, censura, dignità, coraggio, e felicità all’interno di una riflessione storica sulla figura e la cultura dell’omosessualità, troppo spesso sull’omosessualità, e al tempo stesso un’indagine sulla condizione contemporanea dei gay, in un paese che si sforza di accettarli e tollerarli, senza cambiare davvero la propria mentalità. Il film è prodotto da Luce-Cinecittà, con Rai Cinema e Rai Trade, con il contributo del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismoDirezione Generale per il Cinema, e verrà distribuito da Luce-Cinecittà, in collaborazione con Cubovision di Telecom Italia, nelle sale cinematografiche dai primi di marzo.

EMANUELE RAUCO