Studio Montella, guidato da Umberto Montella, le sue due figliole e alcuni collaboratori. Una dimensione familiare, una realtà di Napoli dove un amministratore di condomini si dimostra solidale con un esercito di persone in difficoltà e si prende cura del loro bene più prezioso (e in questi tempi più discusso): la casa.
Per Vincenzo Marra, L’amministratore – dopo la realizzazione del precedente Estranei alla massa (1999) – rappresenta la quinta tappa di un viaggio/racconto della e nella sua città natale. Dopo essere entrato nelle aule di tribunale, nelle carceri, nelle fabbriche, negli stadi, il regista – classe 1972 – entra nelle case dei suoi conterranei, che – rapportandosi con la figura di Umberto – mostrano un lato inedito e un’autenticità che Marra è riuscito a rendere straordinariamente. Merito del doc è anche quello di essere metafora del nostro tempo perché, come confessa il regista: “Sono finito in un paese che crolla a pezzi”.
Le quattro storie principali ci permettono di conoscere tutte le classi sociali di Napoli (e così dell’Italia): Posillipo, quartiere bene, il Vomero, abitato dalla media borghesia, La Sanità, cuore di Napoli e testimone della sua espressione più popolare, fino al difficile quartiere di San Giovanni, a pochi chilometri da Scampia.
Il film, presentato in concorso CinemaXXi al Festival Internazionale del film di Roma, è stato accolto molto positivamente dalla critica e dal pubblico. A Vincenzo Marra è dedicata anche una retrospettiva in corso in questi giorni al Maxxi.