Sguardi sonori – Complici del silenzio
Influenze drammatiche del Sud America
(Rubrica a cura di Emanuele Rauco)
27/05/09 – Anche tra i compositore di musica per film possiamo ammettere, senza tema di smentita, che l`Italia ha dato alla luce nomi che la storia l`hanno fatta: Ennio Morricone e Nino Rota di sicuro, ma anche Claudio Simonetti, Stelvio Cipriani e molti altri. Tra i musicisti che negli ultimi anni si sono fatti più notare nel campo della musica cinematografica, Pivio e Aldo De Scalzi sono tra i più prolifici ed efficaci. A loro si è rivolto Stefano Incerti per il suo ultimo film, Complici del silenzio, che racconta il dramma dei rapimenti della dittatura argentina durante i famigerati mondiali di calcio del `78: ovviamente, i due compositori costruiscono una partitura strumentale di sapore latino, non folkloristica, ma atmosferica, basata su chitarre e percussione, e solo in momenti particolari si apre ai violini e all`orchestra.
L`apertura con la title track presenta il tema principale dello score, dove le chitarre sorreggono il piano e il bandoneon nella creazione di una milonga drammatica, costruzione musicale che si ripete nel Tema di Anna che riprende la musicalità argentina per costruire il ritratto teso di un personaggio. Ogni brano, con variazioni di ritmo e tensione (come il discreto innesto delle percussioni in Arresto al covo) sembra il di omaggiare una cultura e una tradizione musicali, di rispettarne la storia (Tentativo disperato, dedicato alle madri di Plaza de Mayo o Adagio per un desaparecido) restando fedeli al dovere di ogni colonna sonora che si rispetti. Cioè aiutare lo spettatore a entrare in un`emozione o in un`idea, a carpire meglio le sfumature di una pellicola, a farne un supporto sensoriale e intellettivo: cosa che i De Scalzi sanno indubbiamente fare, visto la crescente frequenza con cui troviamo i loro nomi nei titoli di testa delle pellicole in uscita.